Per non dimenticare Angelo
Questa di Angelo non è una storia a lieto fine, già scritta un pezzetto alla volta in tanti lunghissimi anni di solitudine e tristezza passati nel box di un canile, in un cubo di cemento senza mai uscire. Questo è il poco che posso fare per non dimenticarti Angelo e ricordare tutti i cani che, entrati cuccioli in canile non ne sono usciti più, se non da morti.
Povere anime condannate senza colpa ad una pena infinita, un ergastolo fatto di privazioni, solitudine e molto spesso di maltrattamenti e angherie. Creature piegate nella loro dignità, alle quali insieme alla libertà l’uomo ha tolto anche la gioia di vivere. In tutti i canili gli ospiti sono in buona parte anziani.
Quei cani sono stati anche loro cuccioli e sono stati abbandonati o portati in canile dove sono cresciuti passando la gioventù nella solitudine di un box. Tanta, troppa gente entra in canile per portare a casa un tenero batuffolo di pelo o comunque un animale nel pieno delle forze.
Molte infatti le persone che hanno pregiudizi nei confronti di questa tipologia di adozione soprattutto perchè si pensa che sia solo del cucciolo la prerogativa di affezionarsi alla famiglia e alla casa o di imparare ad avere comportamenti educativi corretti; invece è stato ampiamente dimostrato che le famiglie che hanno accettato questo tipo di proposta hanno ottenuto grandi soddisfazioni completamente inaspettate dal loro “vecchietto”.
Vecchietto come Angelo, una vita segnata dalle durezze del canile, ormai anziano e malato è destinato all’eutanasia quando i suoi occhi tristi e spenti si incontrano con quelli di Antonella, instancabile volontaria che opera in una realtà difficile come quella pugliese, combattendo ogni giorno per salvare povere creature e per difendersi da persone alle quali dà fastidio il suo operato. Angelo non si regge sulle zampe ed è magrissimo, un mucchietto di peli e ossa e niente altro, come il niente che ha avuto dalla vita, come tutto l’amore che gli è stato negato.
Il cane è quasi in coma, la sua situazione è disperata ma Antonella vuole ugualmente portarlo via dal canile, per regalargli almeno una volta prima di morire il calore di una famiglia, nella speranza che l’amore possa fare il miracolo e le sue condizioni possano migliorare. Angelo arriva a casa di Antonella, subito accolto con affetto di tutti i suoi cani. Anche Pelo, che è quello più geloso, questa volta con la sensibilità che hanno i cani capisce la gravità della situazione e si accuccia vicino af Angelo sul morbido cuscino, leccandolo dolcemente, come per lenire il suo dolore.
Angelo è stato due giorni a casa di Antonella, coccolato e amato come mai nella sua triste vita.
Dal suo cuscino, lui abituato al cemento del box, riesce a vedere il cielo, il sole e sentire l’odore dell’erba.
Sente le carezze e i baci di Antonella sul suo pelo e ogni carezza è come una medicina per i suoi dolori, è come un risarcimento per tutte le carezze che gli sono state negate per troppo tempo.
Ma la sua situazione purtroppo è talmente compromessa che neanche tutto l’amore di Antonella questa volta riesce a fare il miracolo. La volontaria vede Angelo sempre più sofferente e ne parla con la veterinaria. Fissa un appuntamento per il pomeriggio, per valutare la situazione. Angelo sta troppo male, bisogna prendere una decisione, per lui, per non farlo soffrire ancora. Mancano poche ore alla visita.
Antonella e tutti i suoi cani sono intorno ad Angelo adagiato su un morbido cuscinone in veranda.
Apre gli occhietti e guarda Antonella che gli tiene una zampetta e Pelo che non lo lascia un attimo.
Alza gli occhi per guardare l’azzurro del cielo immenso, che nel box nn riusciva a vedere, per poi poggiarli di nuovo in quelli di Antonella ringraziandola senza parlare per il grande regalo che gli ha fatto, anche se solo per poco tempo lo ha fatto sentire amato e libero.
Nel caldo silenzio del pomeriggio anche le cicale smettono di cantare, quando Angelo con un sospiro vola via. E’ morto felice con il cuore scaldato da quell’amore che aveva sempre sognato di avere, e’ morto libero Angelo, finalmente fuori da quella prigione che è stata tutta la sua vita. E’ morto realizzando il suo sogno, che è lo stesso di tutti i cani ospitati nei canili; che arrivi qualcuno ad aprire quel box, che arrivi qualcuno a renderli di nuovo creature libere.
Angelo ha sentito il calore dell’abbraccio di Antonella, ha sentito la dolcezza della sua mano, ha visto le sue lacrime e questo gli è bastato per andarsene felice, felice di non esser stato lasciato da solo almeno nell’ultimo viaggio verso i prati del ponte dell’arcobaleno, dove adesso corre libero mentre aspetta Pelo e Antonella per stare insieme per sempre.
Ma quel cuscino vuoto in veranda dove è ancora rimasta l’impronta del suo corpicino, fa troppo male.
In suo nome Antonella decide di tornare in canile e di adottare un altro cane anziano, per regalargli la vita e l’amore che solo per troppo poco tempo è riuscita a far provare ad Angelo.
Ed ecco che Tony, per la prima volta, esce dal canile per entrare a far parte della famiglia della volontaria e per cominciare ad annusare la vita e l’amore. Quel vecchio cane dimenticato dal mondo in una fredda gabbia ora ha una famiglia e la possibilità di recuperare qualche anno di vita dignitosa dopo l’inferno subito per un’intera esistenza!
I cani che hanno alle spalle un passato di dolore e sofferenza sanno dare grandi soddisfazioni a chi sceglie di prendersene cura, perché quella persona diventa per loro il centro dell’universo e faranno di tutto per seguirlo senza mai chiedere nulla più del dovuto, gioendo di ogni attenzione e dimostrando la propria gratitudine giorno dopo giorno.
La dedizione che un cane di età avanzata prova nei confronti di chi lo adotta è qualcosa di tangibile, nei suoi occhi brilla una luce che diventa ogni giorno più splendente. Averlo accanto rende le persone felici, consapevoli di essere responsabili della sua rinascita. Anche se gli rimarranno pochi anni da vivere sicuramente questi saranno talmente intensi che ne sarà valsa la pena. E allora non comprate i vostri amici, andate in canile e adottate i cani anziani, sapranno farvi capire cosa è la gioia di vivere.
Per Angelo.
Raffaella Cuomo, volontaria