La tutela degli Equidi, cosa devi sapere
Il Ministero della Salute ha promosso la tutela e la salute degli equidi attraverso l’adozione di misure che hanno impresso una vera e propria svolta alle politiche di benessere animale.
Il Codice per la tutela e la gestione degli equidi fissa per la prima volta nel nostro Paese i parametri essenziali per la corretta gestione degli animali nell’ambito di tutte le attività in cui vengono coinvolti – scuderizzazione, allevamento, addestramento, attività sportiva – nel rispetto delle esigenze etologiche e di benessere degli stessi. L’applicazione del Codice è volontaria, ma rappresenta il primo passo per una più ampia regolamentazione del settore.
Anche la Carta etica per la tutela del cavallo rappresenta un impegno “a vita” per il benessere dei cavalli. I principali rappresentanti del comparto ippico ed equestre che la sottoscrivono si impegnano infatti a praticare tutte le attività che coinvolgono gli equidi nel rispetto delle loro esigenze etologiche tutelandone salute e benessere anche al termine della carriera agonistica e garantendo all’animale una destinazione dignitosa diversa da quella alimentare.
Sul fronte dell’impiego di animali in terapie assistite (pet therapy) è stato istituito con Decreto ministeriale 18 giugno 2009 il primo Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti dagli animali.
In tema di tutela degli equidi impiegati in manifestazioni popolari pubbliche o private, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati, è stata emanata l’ordinanza 22 agosto 2023, recante la proroga dell’ordinanza 21 luglio 2011 e successive modifiche, che ha disciplinato la materia.
L’ordinanza introduce diverse misure per la prevenzione ed in particolare l’idoneità dei cavalli nonché dei fondi, dei tracciati e delle paratie dove si svolge la manifestazione. Il provvedimento vieta inoltre la partecipazione alle manifestazioni dei fantini e dei cavalieri che abbiano riportato condanne per maltrattamento o uccisione di animali, scommesse clandestine, spettacoli o manifestazioni vietati, competizioni non autorizzate e, infine, prevede controlli antidoping.
Fonte: Ministero della Salute. Aggiornamento dell’11 settembre 2023