La malinconia e la depressione nei nostri animali domestici
Le ricerche scientifiche ci hanno confermato che anche i nostri cani e gatti soffrono di depressione. Con questo termine si intende un disturbo dell’umore caratterizzato da diminuzione della recettività degli stimoli esterni e da inibizione spontanea irreversibile (Colangeli et al; 2004).
Esistono tre forme di depressione (Colangeli et al; 2004):
Depressione acuta: il soggetto non risponde agli stimoli ambientali, dorme molto e mangia poco;
Depressione cronica: il soggetto ha trovato una stabilità anche se patologica, sarà meno apatico, anzi risponderà con violente risposte emotive verso stimoli di forte intensità, a volte presenterà appetito a volte non mangerà, a volte presenterà una sete ragguardevole, a volte berrà pochissimo, presenterà anche alterazioni quali e quantitative del sonno, a volte avrà risvegli bruschi. Pian piano si avrà perdita di capacità cognitive.
Depressione del cane anziano: si manifesta dopo i 7 anni di età, soprattutto nelle femmine. Sintomatologia simile alla depressione cronica, soprattutto perdita degli apprendimenti e instabilità umorale, aggressività improvvisa e iperattaccamento.
Quali sono le cause delle depressione?
Cause esogene: Trauma violento; introduzione in un nuovo gruppo sociale (vedi cucciolo o cane di canile appena adottato); cambiamento di abitudini e territorio (gatto dopo un trasloco che non può più uscire di casa); arresto di attività (per esempio l’attività venatoria nei cani da caccia); perdita della figura di attaccamento (morte del proprietario).
Cause endogene: ipotiroidismo, sindrome di Cushing; ipogonadismo; leucemia virale felina; HIV felina; uso prolungato di progestinici; neoplasie encefaliche; dolore cronico.
Come intervenire se il nostro cane o gatto soffre di depressione?
La prima cosa da fare è prevenire. Questo è possibile gestendo bene due momenti cruciali dove è più facile che si presenti questa patologia: l’adozione di un cucciolo e la vecchiaia. Quando si adotta un cucciolo o un cane adulto dal canile si instaura un’emozione negativa che avvolge il soggetto separato dalle figure per lui importanti.
Non lasciar dormire mai solo il cucciolo durante il primo mese post adottivo, ma iniziare gradualmente a lavorare sulla sua indipendenza a partire dal quarto mese di vita. Se, invece, abbiamo un animale anziano osserviamo molto i suoi comportamenti e allarmiamoci se questo presenta dei comportamenti strani o inusuali, portandolo in visita dal medico veterinario comportamentista.
La terapia per la depressione da cause esogene spesso si basa sulle attività ludiche (giochi semplici e di facile soluzione per il cane o gatto per accrescere l’autostima e l’auto-accreditamento cioè la fiducia in sé e nel saper fare), e sull’ eliminazione di ogni forma di punizione da parte del proprietario.
A volte la terapia comportamentale può essere adiuvata da nutraceutici o psicofarmaci.
La terapia per la depressione da cause endogene si basa sul miglioramento della condizione clinica del soggetto.
Dott.ssa Cristiana Matteocci, medico veterinario comportamentalista