A Cittareale si é parlato del Lupo con studiosi della specie
Lo scorso 2 settembre, a Cittareale, in occasione dell’VIII edizione della Festa del cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido “Nitriti d’Autunno” si è tenuto un importante convegno sulla presenza del Lupo nella Provincia di Rieti, organizzato dall’ATC RI1. Il convegno ha esaminato le problematiche e le opportunità date dalla presenza della specie nel territorio della Provincia, per la “costruzione di un delicato equilibrio” tra la specie oggetto di odio e persecuzioni fin dalla notte dei tempi e gli allevatori, direttamente interessati dai danni che il Lupo provoca alla zootecnia.
L’evento si è aperto con il saluto ed il benvenuto da parte del Presidente dell’ATC RI1 Ciro Battisti, promotore ed organizzatore del convegno, a cui sono seguiti cinque interventi condotti da ricercatori e studiosi della specie. Il primo intervento è stato quello del Dott. Settimio Adriani e Vincenzo Ruscitti dal titolo: “Stima della consistenza attuale del Lupo in Italia – Il Lupo è un predatore, che cosa accade dove non c’è?” in cui si è parlato della consistenza, delle dinamiche del popolamento italiano e della predazione al bestiame domestico.
L’aspetto che ha maggiormente colpito della presentazione è l’ammontare dei danni subiti al bestiame in Sardegna dove il Lupo è assente, danni quindi riconducibili ai cani vaganti e rinselvatichiti.
Il secondo intervento dal titolo “Danni da Lupo e da Cinghiale: un caso di studio in Italia centrale” è stato presentato dal Dott. Enrico Bruni. Il relatore ha descritto i danni provocati alla zootecnia da parte del predatore nella Provincia di Rieti e i danni alle colture da parte dell’ungulato selvatico. Dai dati raccolti è emerso come il cinghiale produca un ammontare di danni quantificabile da 48€ a 608€ su 100 ettari contro il range 0 – 73€ di danni su 100 ettari per il Lupo. Questo dato evidenzia come il Cinghiale sia la reale esigenza gestionale del nostro territorio.
A seguire l’intervento del Dott. Dino Cesare Lafiandra, veterinario della ASL di Rieti che ha parlato di “Sanità Pubblica Veterinaria: problematiche emergenti per la presenza di animali selvatici nel territorio della Provincia di Rieti”. Il relatore ha evidenziato l’assenza di misure di mitigazione atte alla riduzione delle aggressioni alle greggi da parte del Lupo, come l’uso di cani da guardia come il Pastore Abruzzese e ricoveri adeguati che ridurrebbero notevolmente il danno subito dagli allevatori.
La seconda parte del convegno ha riguardato gli studi sulla specie che sono in atto nella Provincia di Rieti. La Dott.ssa Elisa Morelli ha descritto “Il monitoraggio del Lupo attraverso la tecnica del Wolf Howling in Provincia di Rieti”. La Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile ha redatto nel 2017 un progetto che è stato esteso anche all’esterno dell’area protetta fino al coinvolgimento del 50% della superficie della Provincia, in cui 25 ricercatori monitorano 18 aree di studio attraverso il Wolf Howling. Questa tecnica sfrutta la capacità del Lupo di rispondere all’emissione di un ululato emesso attraverso un amplificatore e delle trombe acustiche, al fine di verificare la presenza di branchi che si sono riprodotti nelle varie aree di studio.
Ultimo, ma non meno interessante, l’intervento del Dott. Marco Bonanni che ha presentato un lavoro dal titolo: “Indagini sulla presenza del Lupo nella Provincia di Rieti attraverso il monitoraggio con video-fototrappole: alcuni risultati”. Il fototrappolaggio è una tecnica di indagine fotografica applicata alla fauna selvatica che consente di registrare la presenza di animali attraverso l’utilizzo di strumenti automatici di sorveglianza dotati di sensori ad infrarossi che, attivandosi con il passaggio di un animale, consentono di fotografarlo. Il relatore ha illustrato il lavoro di monitoraggio in atto presso i comuni di: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Borbona, Cittareale, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Leonessa, Marcetelli, Micigliano, Nespolo, Paganico Sabino, Posta, Rieti, Rocca Sinibalda e Varco Sabino, mostrando video interessanti, come quello di alcuni cuccioli di Lupo che giocano oppure individui neri nati dall’ibridazione della specie con il cane.
Dott.ssa Elisa Morelli