Problem solving: giochi che stimolano l’attività cognitiva di cani e gatti
Ho già affrontato in precedenti articoli quanto sia essenziale giocare con il cane e il gatto, per offrire benefici fisici e psicologici alla coppia pet-proprietario, oltre al fatto di ricercare del sano divertimento! Esistono diversi tipi di attività ludiche da condividere, tra queste ci sono i problem solving o giochini solutivi. Attivare la mente e non solo il corpo è un obiettivo che il proprietario deve ricercare perché spesso la vita quotidiana è noiosa per i nostri amici animali ed alcuni di essi possono manifestare stress con effetti negativi sulla salute.
Un primo gioco solutivo che può essere offerto ad un cucciolo o gattino è un semplice bicchiere di carta trasparente sotto cui nascondere un biscottino o un giochino. Verrà ingaggiato il cane o il gatto con voce accattivante, verrà mostrato il premietto e verrà nascosto sotto il bicchiere. Verrà poi chiesto con tono dolce e calmo di provare a risolvere il rompicapo. Quando il piccolo avrà risolto a modo suo il gioco lo si premierà con un bravo!! Se il piccolo invece mostrerà titubanza o difficoltà, il proprietario dovrà intervenire in aiuto.
Un altro giochino di intelligenza può essere costruito con i rotoli finiti della carta igienica. Una volta terminato il rotolo si possono nascondere dei premietti profumati all’interno e richiudere su se stessi i bordi del rotolo. In questo caso lo si offrirà al cane o gatto che si ingegnerà nel far uscire il cibo. In commercio si trovano diversi problem solving dal più semplice per principianti al più complesso.
Questi giochini permetteranno di aumentare il feeling con il proprietario che si eleggerà a figura promotrice di iniziative interessanti e aumenterà l’autostima e l’autoefficacia, ovvero il saper essere e il saper fare dell’animale. Sono infatti strumento utile anche nelle terapie comportamentali.
Per concludere Vi lascio con un consiglio. Questi giochi devono spingere il cane a provare, a tentare di risolvere il piccolo rompicapo. Offriamo loro la possibilità di sperimentarsi con i loro tempi e senza la necessità di ottenere delle performance! La regola da rispettare sarà quella di non proporre mai al cane o al gatto un esercizio che sia troppo difficile da risolvere perché questo può sfiduciare l’animale e non lo divertirà!!
Dott.ssa Cristiana Matteocci, medico veterinario comportamentalista