CAPIAMO I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE – Come inserire un gatto in una casa abitata da un cane?
Nuovo appuntamento su Tesori a quattro zampe con la nostra rubrica CAPIAMO I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE curata dalla dott.ssa Cristiana Matteocci, veterinaria comportamentalista. Oggi parliamo di come inserire un gatto in una casa abitata da un cane:
Come inserire un gatto in una casa abitata da un cane?
A differenza di quello che recita il motto “come cane e gatto” per indicare due persone che si detestano, la convivenza tra cane e gatto è assolutamente possibile! Anzitutto è bene fare delle considerazioni a priori:
– il cane ha già conosciuto gatti?
– come si comporta il cane quando vede gatti?
Queste informazioni sono importantissime se considerate che i cani sono dei predatori e che potenzialmente potrebbero cacciare i gatti. Ci sono infatti dei cani incompatibili con i gatti, mentre è altrettanto vero che ci sono cani che convivono pacificamente con il gatto di casa ma cacciano e uccidono i gatti che incontrano in esterno.
Stesso discorso da fare per il gatto:
– che esperienze ha avuto con i cani?
– ha già vissuto o convissuto con cani?
Un gatto che non conosce i cani o che ha già avuto incontri/scontri con i cani attiverá quello che è il suo sistema di difesa contro un predatore applicando il principio salvavita “combatti o fuggi”. E non so se vi è mai capitato di vedere un gatto arrabbiato o impanicato, ma può essere davvero un pericolo!
Quali sono le strategie migliori per inserire un gatto in una casa dove vive un cane?
Evitando di inserire gatti in casa di cani con istinto predatorio altissimo, o gatti che hanno avuto esperienze negative con cani o che sono scarsamente socializzati, possiamo seguire questi piccoli passaggi:
1) Se ad essere inserito è un gattino vanno presi degli accorgimenti.
Il gattino infatti non può difendersi e più facilmente potrebbe essere vulnerabile durante l’interazione con il cane.
Prepariamo una stanza confortevole per il gattino ( confortevole = NO BAGNO)dove dentro inseriremo ciotole per l’acqua e il cibo, possibilmente lontane tra loro e di ceramica, una cassetta igienica con sabbia fine e agglomerante alta almeno 5cm da posizionare in un posto facilmente accessibile, lontano dalle ciotole e dalla cuccetta, che garantisca un po di privacy.
Il cane annuserà e capirà che dentro la stanza c’è una novità. Osservate cosa fa:
– E’agitato?
– Vuole entrare a tutti i costi?
– Pigola?
– Lo ignora?
– Ci darà la misura del suo stato emotivo.
– Quando il anche uscirà in passeggiata, al gattino sarà permesso muoversi per casa cominciando a poco a poco ad esplorarla.
Alla presa di corrente applicate i feromoni utile aiuto nell’inserimento. Dopo 1/2 settimane ( tempo generico, vi consiglio comunque di passare a questo passaggio quando il gattino si è ambientato e il cane non è più agitato) fate incontrare tramite una rete o una porta a vetri il cane con il gatto. Osservate anche in questo caso la reazione. In base alle risposte che vi sarete dati alle domande che ho scritto all’inizio del post sul grado di esperienze del cane, deciderete di passare al terzo step: incontro diretto. In base al cane a volte consiglio di tenere il cane al guinzaglio, e creare zone di riparo con possibilità di salire in alto per il gatto.
2) E se il gatto da inserire è adulto?
Qui dipende molto dal gatto. Avrà necessità anche lui di ambientarsi nella nuova casa con le giuste accortezze ma il suo bagaglio esperenziale peserà di più.
Se avete deciso di allargare la famiglia chiedete un consiglio ad un medico esperto in comportamento animale: meglio prevenire che curare!
Dott.ssa Cristiana Matteocci, Veterinaria esperta in Comportamento Animale, educatrice ed istruttrice e riabilitatrice – 328 9261598.