Castrazione e sterilizzazione del cane: il punto di vista del veterinario comportamentalista
La sterilizzazione del cane è una pratica medico veterinaria che causa un’infertilità permanente attraverso la rimozione chirurgica delle gonadi (testicoli e ovaio) oppure un’infertilità temporanea attraverso l’applicazione di un impianto sottocutaneo che rilascia lentamente un principio attivo che sopprime la riproduzione.
È opinione diffusa che la castrazione o la sterilizzazione modifichi il carattere di un cane, non è così! Ciò che si modifica è il pool di comportamenti legati alle variazioni ormonali: nel maschio fuga, agitazione, aggressività e perdita di appetito in presenza di femmine in estro, nelle femmine in calore fuga ed eliminazioni frequenti per lasciare il proprio odore. La sterilizzazione del cane è un atto medico che crea ancora oggi molte discussioni in ambito veterinario.
Viene spesso consigliata dai medici veterinari per prevenire malattie come il carcinoma mammario, l’ingrossamento prostatico, le ernie perineali e i tumori testicolari o per modificare comportamenti sessuali spiacevoli come la marcatura urinaria in casa o il randagismo canino.
Tuttavia, la gonadectomia non è priva di conseguenze negative per la salute fisica e psicologica del cane. A livello clinico può portare ad obesità, ad incontinenza urinaria nelle femmine, a tumori osteoarticolari; a livello comportamentale può indurre un aggravamento di comportamenti aggressivi legati a paura od insicurezza. Troppo spesso in ambito clinico la sterilizzazione viene consigliata come panacea di ogni problematica comportamentale soprattutto viene consigliata per risolvere comportamenti aggressivi verso la famiglia o verso le persone estranee o altri cani. Gli studi scientifici ci suggeriscono di fare molta attenzione al riguardo: se è vero che la castrazione del cane maschio riduce l’attività di monta, le marcature urinarie e le fughe (non in tutti i soggetti), è pur vero che è stato dimostrato che il testosterone ha la capacità di modulare l’umore e proteggere il cane insicuro.
La maggior parte dei comportamenti di aggressività in casa sono legati ad insicurezza e paura: castrare un cane che mostra aggressività in famiglia può renderlo ancora più insicuro e pauroso e la paura scatena un comportamento conservativo che spinge il cane a scappare (se può) o a lottare per allontanare lo stimolo fobogeno attraverso un comportamento di aggressività difensiva che può mettere in pericolo il sistema umano. In cagne aggressive la sterilizzazione determina un peggioramento dell’aggressività, viene quindi generalmente sconsigliata. Voglio precisare che la castrazione e la sterilizzazione, quando impiegate come strumento terapeutico comportamentale, se non affiancate da una terapia comportamentale non hanno effetti risolutivi poiché il comportamento è influenzato dalla genetica, dall’ambiente e dall’apprendimento e solo in parte dagli ormoni.
Concludo suggerendo ai proprietari di ponderare sempre i pro e i contro della sterilizzazione e qualora questa sia presa in considerazione per risolvere una problematica comportamentale di rivolgersi ad un medico veterinario esperto in comportamento che saprà valutare i benefici per l’aspetto psicologico del cane e indicare il piano terapeutico e comportamentale utile al caso.
Dott.ssa Cristiana Matteocci, Medico Veterinario Esperto in Comportamento del cane e gatto