C’è un Paradiso per i nostri animali?
La triste notizia della morte del povero Rum, meticcio di 5 anni smarritosi alcuni giorni fa a Rieti e poi ritrovato senza vita sul ciglio della strada, ha fatto tornare prepotentemente in mente una domanda mai sopita in noi e che almeno una volta nella vita tutti i proprietari e amanti di animali si sono posti: esiste un Paradiso per i nostri Amici a 4 zampe?
Un argomento questo che divide da milioni di anni l’opinione pubblica, sia se riguardi un essere umano o un animale, un argomento affascinante e al quanto inquietante nelle sue tante sfumature.
Una delle maggiori paure che colpiscono l’uomo è proprio quella del futuro, non solo vissuto in prima persona, ma anche per gli affetti che ha hanno accanto e quindi anche per il proprio animale.
In una prospettiva legata prettamente alla religione Cattolica, sfogliando la Bibbia, leggiamo che gli animali non hanno un’anima come le persone, ma hanno un “soffio vitale” e questo induce quindi ad una chiusura delle porte del Paradiso ai nostri Amici a 4 zampe.
Questa mancanza d’anima negli animali deriverebbe dalla funzione che i diversi esseri viventi hanno nella vita. Gli animali non sono stati creati per conoscere Dio, l’uomo sì.
A questa tesi è contrapposta un’importante apertura da parte di Papa Francesco, in contro tendenza rispetto al passato, che non più di sei mesi fa ha dichiarato che il Paradiso esiste anche per tutti gli animali.
Parole queste che in qualche modo hanno rincuorato i padroni e amanti degli animali, edificando in loro una speranza in un aldilà certo per tutti.
Al netto di quello che ognuno di noi può pensare e vuole credere, la sola idea dell’esistenza di un aldilà per uomini e animali insieme ci fa sorridere di gioia, poter riabbracciare il proprio cane o il proprio gatto, coniglio, ecc. è una grande speranza accesa in noi.