Modena, attesi 150 operatori naturalistico-culturali del CAI per il Congresso Nazionale

Circa 150 Operatori naturalistico-culturali del Club alpino italiano sono attesi a Modena per il Congresso nazionale “Gli ONC tra passato e futuro: riflessioni a confronto”, in programma sabato 15 e domenica 16 marzo all’Auditorium Pier Camillo Beccaria invia Razzaboni, 80.
Chi sono gli Operatori naturalistico-culturali
L’Operatore naturalistico-culturale è una figura titolata che promuove la divulgazione degli aspetti scientifici, naturalistici, antropici e culturali della montagna, attraverso l’organizzazione di eventi scientifici e culturali che comprendono la frequentazione dell’ambiente montano. Sono dunque volontari che desiderano conoscere la complessità dell’ambiente naturale e umano delle montagne, per poi diffonderne i caratteri salienti. La loro attività di divulgazione offre al pubblico una scienza che vuole essere vicina alle persone, facilmente comprensibile, per assaporare il piacere del sapere e la sorpresa della scoperta. Oggi gli Operatori naturalistico-culturali del Cai sono 386 in tutta Italia, dei quali 76 nazionali e 310 regionali. 221 sono uomini e 165 donne. È il Nord-Est il territorio con il più alto numero di Onc (81 tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino), al quale segue la macroarea Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta con 57 e l’Emilia-Romagna con 53. Per diventare Onc occorre frequentare uno dei corsi di formazione organizzati nelle varie regioni dai Comitati scientifici territoriali del Cai.
L’appuntamento di Modena
Al Congresso di Modena, promosso dal Comitato scientifico centrale del Cai, si ragionerà sullo stato dell’arte delle attività degli Onc in Italia, con interventi e proposte aperte a tutti i partecipanti.
“Il Congresso di Modena, che segue quello dello scorso anno tenutosi a Bologna, è un’occasione molto importante per capire le aspettative degli stessi Operatori naturalistico-culturali», sottolinea il presidente del Comitato scientifico centrale, il naturalista Piero Carlesi. «Gli Onc si sentono soprattutto divulgatori/accompagnatori o anche formatori e collaboratori per ricerche in capo a università? Come sono inseriti nelle proprie Sezioni?». E infine, si domanda Carlesi: «che cosa si aspettano dal nuovo Comitato scientifico centrale che sarà rinnovato il prossimo autunno? Preferiscono pochi progetti nazionali di grande rilevanza cui collaborare o microprogetti che nascono dalle esigenze del territorio di loro competenza?”.
Domenica mattina è in programma l’autopresentazione dei nuovi candidati, a cui seguirà la votazione delle proposte di candidatura.
La due giorni è organizzata dalla Sezione CAI di Modena con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Club Alpino Italiano