SOS OIPA per gli animali della Siria
Le organizzazioni umanitarie, inclusi i gruppi che operano per la protezione degli animali, stanno affrontando enormi sfide logistiche e di sicurezza per portare assistenza nelle zone di guerra. Tra le richieste più complesse cui fare fronte vi sono quelle provenienti dalla Siria, dove con l’accelerazione della guerra civile delle ultime settimane la situazione è ulteriormente peggiorata.
Purtroppo è davvero difficile, quasi impossibile, riuscire a inviare aiuti sia materiali, come cibo o medicinali, sia economici come il denaro per le cure veterinarie all’interno della Siria. Inoltre, a causa dell’inflazione anche i prezzi dei beni locali sono raddoppiati.
Nelle scorse settimane per riuscire a far fronte ad alcune richieste ricevute abbiamo dovuto creare una rete solidale che ha coinvolto anche paesi confinanti.
Siamo riusciti a consegnare dei sacchi di croccantini per gli animali randagi seguiti da una volontaria e attivista che vive nel nord-est della Siria (nella regione autonoma del Rojava) attraverso il prezioso aiuto di una lega-membro Oipa presente nel nord dell’Iraq che ci ha aiutati a trasportare il cibo al confine per poi lasciarlo proseguire il suo viaggio a destinazione con un trasportatore interno.
Vista l’emergenza e la situazione di grande incertezza aggravatasi dopo la deposizione di Assad, la volontaria ha voluto condividere parte del cibo destinato ai suoi animali con un’altra volontaria residente in Latakia (dall’altra parte del paese) che aveva fatto un appello sui social chiedendo aiuto perché non riusciva più a sfamare i suoi gatti. Alcuni sacchi di croccantini hanno quindi viaggiato per un intero paese per raggiungere i quattrozampe bisognosi.
Inoltre, la scorsa settimana, un volontario di origini siriane con cui abbiamo collaborato anche durante lo scorso terremoto e giunto in Siria per stare vicino alla famiglia, si è reso disponibile insieme ad un paio di altri volontari locali a distribuire alcuni sacchi di cibo da noi acquistati a gruppi di randagi bisognosi presenti in alcune aree accessibili di Aleppo e a Damasco e a un rifugio per gatti.
È un pugno al cuore vedere nelle immagini che abbiamo ricevute con quanta foga questi animali mangiano anche solo un pugno di croccantini perché non hanno nulla. Noi cercheremo nuovamente di aiutare per quanto possibile.
Così nella nota l’OIPA